la cena di Babette

la cena di Babette
Chef a Domicilio

mercoledì 31 dicembre 2014

G.H. MUMM CORDON ROUGE


Per il brindisi di fine anno questa volta brindiamo con un classico... 
Buon Anno tra sorrisi, allegria e bollicine e speriamo in anni pieni di tutto quello che serve per essere felici... 
mi raccomando dopo il brindisi le lenticchie!"

Simbolo dell'eccellenza della Maison, la Cuvée G.H. Mumm Cordon Rouge stupisce per freschezza, intensità e persistenza. Champagne simbolo della ricchezza e della finezza del vigneto di G.H. Mumm, dal 1876 si arricchisce del celebre Cordon Rouge, diventato elemento distintivo e carattere d'eccellenza della filosofia della Maison. Espressione tangibile del motto “Solo il meglio” di Georges Hermann Mumm, del savoir-faire e della passione della Maison, G.H. Mumm Cordon Rouge è oggi uno dei simboli d’eccellenza nel mondo dello champagne.

Alla vista, si presenta di color giallo dorato con riflessi di giada. Il perlage è fine, elegante e fitto. Al naso, emergono aromi di agrumi associati a sentori di frutti carnosi come la pesca bianca e l'albicocca. Qualche nota vanigliata, di frutta secca e di miele prolungano l'istante. Al palato, la complessità dei sapori della frutta fresca e del caramello richiama la personalità di un grande vino. Una leggera acidità, un'effervescenza ricca, ma non invasiva, e una notevole persistenza in bocca assicurano un finale equilibrato, sempre fedele e costante.
PREZZO € 35,00 circa

mercoledì 24 dicembre 2014

Centrotavola di Natale

Decoriamo le nostre tavole con centrotavola naturali e facili da realizzare, decorativi, colorati anche aromatici che all'occorrenza possiamo utilizzare per cucinate... dal peperoncino all'alloro, dalla cannella alla frutta secca, arance e anice stellato, spighe di grano e pepe rosa.... sbizzarrisciti e divertiti a creare le tue decorazioni del Natale!
Cosa credevi che mi sarei dimenticata di farti gli auguri di Buon Natale?!
Ti auguro un Natale ricco e goloso al sapore di .... cose buone!
BUON NATALE!

lunedì 1 dicembre 2014

BRUNELLO di MONTALCINO - POGGIALTO 2007 - Denominazione di Origine Controllata e Garantita

Oggi degustando il BRUNELLO di MONTALCINO - POGGIALTO  2007, (dopo averlo lasciato respirare un'ora circa nel decanter), a pranzo con la mia famiglia ho pensato di consigliartelo, un connubio armonico di aromi in un vino di elevata qualità ad un prezzo accessibile.
CARATTERISTICHE:
Rubino tendente al granato, sfumato a bordo calice. Accattivante nelle sensazioni olfattive di violetta e prugne, contornate da netti ricordi balsamici. Di buon corpo, esprime tannino di valida caratura e piacevole freschezza in chiusura. 


Temperatura di Servizio:

18°
20°



NazioneItalia
TipologiaRosso
VitignoND
DenominazioneDOCG
RegioneToscana
Zona di ProduzioneMontalcino
Annata2007
Gradazione14%


PREZZO € 20,80 

giovedì 27 novembre 2014

Le eccellenze italiane - Caffarel il cioccolato piemontese

Scegliamo di sostenere le aziende italiane che puntano sulla qualità.
Ho provato questi tre tipi di abbinamenti.... ottimi, nonostante io non sia un'amante del cioccolato bianco, il connubio con i pistacchi salati lo bilancia. Il cioccolato al latte con le nocciole intere e la granella è favoloso, e ottimo anche il fondente con le nocciole intere e la granella. Provale, poi mi dirai!


                                  Caffarel offre la più pura e seducente espressione della tradizione piemontese del cioccolato.
Caffarel ha introdotto il cacao in Piemonte nel 1826 e, combinandolo con i migliori ingredienti del territorio, prima fra tutte la pregiata Nocciola Piemonte IGP, ha raggiunto una perfetta armonia di aromi e sapori. 
Da allora la ricerca della massima qualità è stata perseguita in tutte le sue creazioni, combinando l'artigianalità di alcune lavorazioni con l'uso delle più moderne tecnologie.
Oltre all'indiscussa qualità, la grande ricercatezza delle confezioni e la meticolosa cura di ogni dettaglio permettono oggi a Caffarel di essere presenti nelle migliori pasticcerie
e negozi dolciari in Italia e nel mondo.

Le Origini 1826
Il genio imprenditoriale di Pier Paul Caffarel e la sua passione
per il cioccolato lo spingono a trasformare una piccola conceria
ai margini del borgo della città di Torino in un laboratorio,
una fabbrica di cioccolato.

MATERIE PRIME

Per realizzare le sue esclusive creazioni Caffarel utilizza solamente materie prime ed ingredienti di assoluta qualità. Per l’ingrediente più importante, le fave di cacao, Caffarel sceglie soltanto il meglio
della produzione dei paesi centro-sudamericani e africani,
attraverso una selezione rigorosa.
Le prelibate nocciole, ingrediente principe della produzione Caffarel, sono della migliore qualità, le Nocciole Piemonte IGP; vengono poi utilizzati altri ingredienti di altissima qualità come i Pistacchi di Bronte e le Mandorle pugliesi. Le più qualificate aziende italiane, francesi e tedesche forniscono infine lo zucchero e il latte necessari alla produzione del miglior cioccolato.
Tutte le materie prime vengono sottoposte a severi controlli di laboratorio per verificarne la perfetta corrispondenza
alle specifiche qualitative pretese da Caffarel.

LA QUALITA'

La qualità dei prodotti Caffarel è frutto della tradizione secolare,
delle moderne tecnologie e dell’attenta selezione delle materie prime. Nel moderno stabilimento di Luserna San Giovanni, le materie
prime vengono lavorate e miscelate con passione e abilità artigianali: attraverso le fasi di tostatura, miscelazione, raffinazione e concaggio, gli ingredienti si trasformano in pasta di cacao pronta a essere modellata in eccellenti prodotti finiti. 
La verifica delle materie prime in ingresso e dei prodotti finiti avviene nei due moderni laboratori interni, dove il massimo della qualità nella lavorazione è garantito da personale altamente specializzato, che unisce la passione per il cioccolato a solide competenze tecniche.
Nel 1998, Caffarel ottiene la certificazione UNI ISO 9001/2000 e.

Io ho provato queste tre... SENZA GLUTINE
PREZZO € 3,50/4,00 circa (tavoletta Gr 150) 




domenica 23 novembre 2014

Zuppa di funghi


Arriva il freddo e con lui i primi piatti invernali...

Tempo di Preparazione: 50' 
5 persone

INGREDIENTI:

cipolla rossa qb
coste di sedano qb
carote qb
600 g di funghi 
1,5 l di brodo vegetale 
1 cucchiaio di farina "00"
5 fettine di pane casereccio raffermo
1 spicchio di aglio
olio EVO qb
sale qb
pepe qb
prezzemolo (facoltativo)

PROCEDIMENTO:

In un wok fai rosolare in olio extravergine d'oliva un trito fine di cipolla, sedano e carote ( puoi farlo con il tritatutto per fare prima), insieme ad uno spicchio d'aglio intero che leverai prima di mettere i funghi.
Spolvera il soffritto con un cucchiaio di farina e mescola.
Quando il soffritto sarà ben rosolato, unisci i funghi tagliati a pezzetti. 
Versa subito il brodo e porta a cottura a fuoco moderato.
Aggiusta di sale e aggiungi pepe qb.
Nel frattempo, fai tostare il pane in forno.
Servi la zuppa in monoporzioni: disponi la fetta di pane tostato in delle cocottine e versaci sopra la minestra bollente.
Servite immediatamente.
ATTREZZI: wok, coltello, tagliere, cucchiaio, tritatutto elettrico.

IMPIATTAMENTO: in cocottine e se vuoi puoi aggiungere dei quadratini di pane tostato  e il prezzemolo in superficie.

martedì 18 novembre 2014

Pleurotus ostreatus - o funghi pleus

Ecco di seguito uno dei miei funghi preferiti da servire come contorno, gustosi e facili da preparare.
Non si prestano a preparazioni a crudo data la tenacità delle sue "carni".



  • Nome scientifico: Pleurotus ostreatus.
  • Genere: Pleurotus 
  • Nomi comuni: Cerrena, Orecchione, Gelone, Recchia, Sbrise
  • Commestibilità: Buono
  • Etimologia: dal latino ostrea = ostrica, per la somiglianza del suo cappello al guscio di un'ostrica

  • Il Cappello, nello stadio iniziale di crescita, assume forma convessa. Successivamente assume forma di ostrica o di ventaglio. Da bruno violaceo a bruno rossiccio o grigio biancastro; il margine è involuto, liscio, ma a maturità tende ad appianarsi. La Cuticola è serica, ma diventa decisamente vischiosa con il tempo umido. Le Lamelle sono fitte, intercalate da lamellule, mediamente larghe e spesso ramificate; lungamente decorrenti sul gambo, di colore da biancastro a bianco-crema o grigiastre. Il Gambo, laterale od eccentrico, irregolarmente cilindrico, talvolta assai corto, assottigliato alla base, assume spesso un aspetto fusiforme, bianco o biancastro, ricoperto più o meno fittamente di pruinosità pelose, grigiastre o bruno-grigiastre. La Carne è molto compatta, soda, bianca. Odore di farina fresca. Il Sapore è gradevole.
    Fruttifica per tutto l'Inverno su legno morto, o anche vivo, di Quercia, Pioppo, Salice o Gelso. Lo si può trovare isolato o, più spesso, in gruppi che formano la tipica cascata con i cappelli a mensola. E' ottimo alla griglia, trifolato, in padella con un filo d'olio EVO e uno spicchio di aglio, panato e fritto, gratinato al forno. Necessita di cottura al fine di ammorbidire la tenacità delle sue carni. E' specie largamente coltivata e la si può trovare facilmente dai rivenditori di frutta e verdura. Ovviamente, il sapore di quello coltivato, non regge il confronto con quello selvatico.

  •  
    Prezzo € 2,50 al Kg circa

    mercoledì 29 ottobre 2014

    Pinot Grigio - San Simone - Prestige - Friuli - Grave - DOC


    PINOT GRIGIO - Friuli Grave Doc 

    Zona di Produzione: pianura di origine alluvionale in Friuli-Venezia Giulia, zona occidentale delle Grave, comune di Porcia, località Rondover.


    Varietà: 100% Pinot Grigio.


    Vigneti: forma di allevamento a cordone speronato, 4.000 piante per
    ettaro, resa 100 ql/Ha.


    Epoca di vendemmia: IV settimana di agosto / I settimana di settembre.


    Vinificazione: diraspigiatura e pressatura soffice, fermentazione in
    bianco in fermentini d’acciaio inox termo-controllati (18-20°C),
    affinamento in vasche d’acciaio a contatto con le fecce fini e
    imbottigliamento a cinque mesi dalla vendemmia.


    Gradazione alcolica: 12,5% vol.

    Capacità di invecchiamento: da bere subito o conservare per 1-2 anni.


    Colore: giallo paglierino chiaro con lievi riflessi ramati.


    Profumo: delicato, ampio, floreale e fruttato, ricorda i fiori di acacia e d’arancio e la rosa selvatica, con sentori di albicocca.


    Gusto: sapore secco, fresco, elegante con un buon equilibrio acido ed
    un finale piacevolmente amarognolo.


    Abbinamenti: vino che esalta tutta la gamma degli antipasti magri,
    minestre asciutte e in brodo e alcune specie di pesci come branzini e
    cefali. Ottimo anche con carpaccio, rucola e grana.


    Temperatura di servizio: servire a 8-10°C.


    CURIOSITA':

    vitigno internazionale, originario della Germania, deriva da una mutazione gemmaria del Pinot Nero. A buon diritto può essere definito tradizionale, essendo coltivato in Friuli-Venezia Giulia da più di cent’anni e divenuto oramai sinonimo della produzione
    viticola della regione.


    PREZZO € 5,00

    sabato 18 ottobre 2014

    Rustici salati

    Per un' aperitivo tra amici, una festa di compleanno o semplicemente per gustare qualcosa di sfizioso, oggi perchè non prepariamo qualche rustico, basta avere in frigo un rotolo di pasta sfoglia e un po' di fantasia.

    Adatta la forma della sfoglia al ripieno: se morbido, crea dei fagottini chiusi, se il ripieno invece è consistente: lascia anche che si veda creando dei contenitori di sfoglia aperti.

    Un piacevole aperitivo, sfiziatevi con questi semplici e gustosi bocconcini.



    Tempo di Preparazione: (dipende dal ripieno)

    INGREDIENTI:

    Pasta sfoglia
    wurstel
    spinaci e ricotta (sale qb)
    fughi trifolati (olio EVO, aglio, prezzemolo, sale qb)
    Prosciutto crudo e Parmigiano Reggiano
    e .... 
    dai spazio alla fantasia.
    Pizzette: Passata di pomodoro, olio EVO, sale qb

    PROCEDIMENTO:

    Scegli la forma adatta a contenere il ripieno e dai forma ai tuoi rustici, disponili su una teglia rivestita di carta forno. 
    Inforna sino a che la pasta sfoglia non risulterà gonfia e dorata.
    Sforna e lascia che si raffreddino in luogo asciutto e servi.

    ATTREZZI: quello che serve per realizzare il ripieno che hai scelto + una teglia (o leccarda), carta da forno, coltello, coppapasta.
    IMPIATTAMENTO: Con le buste del pane crea dei cestini se preferisci mettici dentro dei tovagliolini di carta colorati e i rustici altrimenti solo i rustici, per le pizzette disponile su dei vassoi accavallandole una con l'altra.
     

    sabato 13 settembre 2014

    I tagli della carne bovina

    Ti sarà utile conoscere i tagli della carne bovina per utilizzarli nel migliore dei modi e trasformarli in squisiti manicaretti.

    1 - Reale - Parte superiore del collo

    La sua carne è gustosissima. E' formato da una grossa massa muscolare divisa in due parti: quella superiore più magra e quella inferiore più venata di grasso. Non è adatto per fare bistecche o costate, ma va bene per bolliti o stracotti, e per preparare polpette e buoni ragù.

    2 - Collo

    La sua carne è gustosissima. E' formato da una grossa massa muscolare divisa in due parti: quella superiore più magra e quella inferiore più venata di grasso. Non è adatto per fare bistecche o costate, ma va bene per bolliti o stracotti, e per preparare polpette e buoni ragù.

    3 - Petto - Punta di petto

    Il taglio migliore per preparare il bollito. Può essere usata anche per arrosti e se ne può ottenere un buon brodo.

    4 - Spalla - Matamà

    Molto adatto per bolliti.

    5 - Muscolo anteriore - Muscolo diritto

    Costituito da un fascio di tredici gruppi di fibre muscolari, chiamato volgarmente osso buco.

    6 - Rotondino di spalla

    La carne di rotondino di spalla si può confondere con le parti dei girello di coscia, tant'è simile come qualità. Con questo taglio si possono fare bistecche, arrosti nonché bolliti o stracotti.

    7 - Copertina - Paletta

    Questo taglio anteriore si presta a meraviglia per preparare il bollito e vengono bene anche il gulasch o lo spezzatino.

    8 - Fesone di spalla - Punta di spalla

    Una volta ripulito e tagliato nel senso della larghezza, si presta ottimamente per fare bistecche, scaloppe, scaloppine, pizzaiole e, se ben battuto, anche cotolette. Le parti di ritaglio si possono macinare per preparare polpette, farciture, hamburger, ragù.

    9 - Carrè con osso - Lombata

    Uno dei tagli più classici, gustosi e pregiati. Quando la lombata è intera sull'osso a T rovesciato e fin dove si incontra il filetto contrapposto, si ha la classica bistecca fiorentina. Se la lombata è disossata, si può cuocere in tutte le salse (vino, funghi, cipolle, erbe aromatiche). E' il classico roast beef, che gli Inglesi preferiscono cotto e gli Italiani, invece, al sangue. La sezione posteriore ha come base anatomica ossea le sei vertebre lombari e viene chiamata Lombata. La sezione anteriore corrisponde all'articolazione delle ultime otto o cinque costole con le relative vertebre dorsali e viene chiamata Costata.


    10 - Carrè senz'osso - Lombata

    Uno dei tagli più classici, gustosi e pregiati. Quando la lombata è intera sull'osso a T rovesciato e fin dove si incontra il filetto contrapposto, si ha la classica bistecca fiorentina. Se la lombata è disossata, si può cuocere in tutte le salse (vino, funghi, cipolle, erbe aromatiche). E' il classico roast beef, che gli Inglesi preferiscono cotto e gli Italiani, invece, al sangue. La sezione posteriore ha come base anatomica ossea le sei vertebre lombari e viene chiamata Lombata. La sezione anteriore corrisponde all'articolazione delle ultime otto o cinque costole con le relative vertebre dorsali e viene chiamata Costata.

    11 - Filetto

    E' la parte più pregiata dell'animale, che sta sotto la lombata. Consistendo in muscoli che, per la loro posizione, lavorano molto poco, la carne di questo taglio è particolarmente tenera e succosa. La parte anteriore dei filetto è adatta soprattutto per bistecche, quella centrale per medaglioni, e quella finale per filetti mignon e bocconcini. Dal bovino si possono ottenere due filetti dai quali si ricavano al massimo 5-6 kg di carne. Non sembra quindi giustificabile la grande richiesta di questo tipo “lussuoso” di carne.

    12 - Scaramella - Ossette

    Costituito dai muscoli intercostali e dal gran dorsale. Più precisamente, è ricavato dai muscoli che coprono le prime cinque vertebre dorsali anteriori.

    13 - Pancia - Panzetta

    Molto grasso e solcato da cartilagini. Richiede una certa cura nella preparazione culinaria, si può fare carne macinata per preparare polpette, hamburger, ragù e polpettoni

    14 - Scamone

    Formato da grandi masse muscolari situate vicino all'anca. E' molto pregiato e adatto alla preparazione di stracotti, stufati e roast beef. Le parti migliori sono adatte anche per farne arrosti e bistecche.

    15 - Fiocco

    Caratteristico per la configurazione geometrica triangolare. Ha rapporti con la noce e lo scamone. Si presta a fare ottime fettine e bistecche.

    16 - Noce - Pescetto

    Di forma ovoidale, situato all'inizio dell'anca. Si presta a essere utilizzato per varie cotture in casseruola (brasato, stracotto, alla cacciatora), e pure per fare ottime bistecche e fettine.

    17 - Sottofesa - Lacerto

    Adatto particolarmente per arrosti, roast beef, stracotti, fettine e bistecche.

    18 - Girello - Rotondino

    Di forma tronco-conica, fa parte dei muscolo semitendinoso della coscia. E' generalmente magro e particolarmente adatto alla preparazione di arrosti. Potrebbe essere confuso con il filetto, se ben frollato e tagliato, ma se ne distingue per la minore tenerezza e succulenza.

    19 - Pesce - Muscolo posteriore

    Costituito dall'insieme dei muscoli vicino alla gamba. Se ne possono fare bistecche con le parti esterne, da cuocere sulla brace, e si presta moltissimo a preparazioni tipo spezzatini, stracotti e stufati, e a tutte le cotture in casseruola, con aggiunta di vino, pomodoro, verdure. Inoltre è un buon pezzo da consumare bollito.

    20 - Ossobuco

    La parte superiore della gamba. Anatomicamente è l'organo di trasmissione dell'animale, costituito da quel gruppo di muscoli che, una volta ricevuto l'impulso, lo fanno muovere. E' particolarmente adatto per la preparazione di ossi buchi in umido e stufati, stracotti e bolliti per brodi, perché fra un muscolo e l'altro c'è un leggero strato di connettivo che rende appetibile e gustosa questa parte.

    21 - Fesa

    Formato dai grandi muscoli della parte superiore della coscia. Abbastanza magra e di forma leggermente appiattita, la fesa interna si presta a varie utilizzazioni, dalle classiche bistecche e fettine alle cotolette. Se viene acquistata intera, con la parte esterna si prepara lo spezzatino e con la parte centrale si fanno bistecche al sangue.